Arc-en-Ciel verso il futuro
ARC-EN-CIEL ha cercato nel tempo di passare dall’emergenza alla risposta al cambiamento avvenuto nel processo immigratorio metteva in evidenza, e soprattutto allargando, la propria attenzione alle nuove presenze che all’Africa si sono aggiunte dall’Asia nonché dai Paesi dell’est balcanico.
La casa rimane uno dei problemi più sentiti ai quali occorre far fronte sviluppando una più ampia Rete e cercando di verificare quanto di innovativo ha potuto essere realizzato sul piano dell’ housing sociale aggiornando i propri schemi, senza abbandonare uno spazio ancora necessario rappresentato dagli appartamenti utilizzabili a canoni ridotti.
La tensione creativa e produttiva di Arc-en-Ciel si spinge ora verso rotte che stimolino ed incoraggino forme innovative per una integrazione possibile e fattibile:
L’organizzazione di una rete profit e no profit utile allo sviluppo dell’autoimprenditorialità, in particolare tra i soggetti giovani.
La collaborazione con forme di microcredito per favorire azioni autonome fuori da ogni logica puramente assistenziale
Aiuto e sostegno a percorsi educativi e di lavoro nei Paesi extra-Europa, con un’attenzione e in collaborazione con la Comunità Dehoniana in Uruguay.
Valorizzazione dei rapporti instaurati con gli utenti dei centri che hanno trovato una loro definitiva collocazione ed integrazione sul territorio attraverso la Casa ed il Lavoro.
Ricerca di nuovi strumenti di comunicazione ed interazione in particolare i giovani, cittadini stranieri e non, al fine di creare una responsabile coesione ed integrazione sociale aperta ad esperienze innovative, anche attraverso il cinema,il teatro, la musica e l’arte.
Sviluppo con altri partner in una stabile organizzazione che porti a sistema progetti sociali sul territorio nazionale, con l’affermazione dell’utilizzo di risorse Europee, nonché di fund-raising.